1-1-2 Day
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1-1-2-DAY
Cosa significa lavorare in una centrale operativa NUE 112? Numerose le risposte degli operatori tecnici delle CUR italiane che con le parole hanno espresso il loro senso di appartenenza a una squadra e le motivazioni per le quali hanno deciso di intraprendere questo tipo di lavoro. Le loro testimonianze sono state raccolte in una sezione del sito SIEMS per dare valore al loro impegno e spirito di dedizione e per condividere le diverse esperienze territoriali"
CUR NUE 112 BRESCIA
Che cosa significa per me lavorare in una centrale operativa NUE 112
Penso che l’aspetto più importante del mio lavoro in CUR sia “lavorare per la popolazione”.La motivazione più forte che da quasi ormai 8 anni mi porta ad andare al lavoro, fiero di quello che dovrò fare, è proprio questo, cioè l’essere il “primo aiuto” che viene dato all’utente.Il NUE 112 è attivo su quasi tutto il territorio italiano, questo significa essere di fondamentale supporto e soccorso a tutta la popolazione che chiede aiuto.Mihail Cristian Hurmuz, CUR NUE 112 Brescia
CUR NUE 112 FIRENZE
Che cosa significa per me lavorare in una centrale operativa NUE 112
Mi dà la possibilità di aiutare concretamente le persone in situazioni per loro di difficoltà, mi fa sentire utile.Mi fa sentire importante, perché parte di una macchina, quella della emergenza che richiede impegno, serietà, dedizione e collaborazione anche con centrali operative.Mi fa sentire integrato all’interno di un gruppo di lavoro che ci vede complementari e alleati pronti ad aiutarsi e sostenersi nei momenti anche più complicati.Mi fa sentire stimolato nel migliorarmi costantemente sulle tecniche e le performance lavorative per cercare di essere sempre più preciso, rapido e bravo nell’aiutare il prossimo.”
Daniel, CUR NUE Toscana
“Quando sono entrata a far parte del NUE 112 non pensavo che un lavoro potesse prendermi così tanto, per me lavorare all’interno di un team come questo è sensazionale; un team pronto preparato ad affrontare qualsiasi scoglio, tramite collaborazione, dedizione e confronto.
Nue per me è voglia di imparare perché non si finisce mai, è mettersi in gioco perché mi ha aiutato a superare delle “paure” specialmente su determinate chiamate che spesso sono di forte impatto, e a smussare tanti angoli del mio carattere, soprattutto nel rapportarmi con le svariate tipologie di utente che mi si pone davanti.Nue è sicurezza, perché grazie alle tecnologie implementate e in continua evoluzione aiuta noi operatori a svolgere al meglio le operazioni di localizzazione e dà una risposta al cittadino nel più breve tempo possibile, perché avere una voce che risponde in pochi secondi e ti aiuta a capire spesso anche di cosa hai bisogno non è conto da poco”
Giada, CUR NUE Toscana
“Lavorare in una centrale nue significa mettersi in gioco in ogni momento. Non sai mai cosa possa capitare...è come una roulette russa: può essere la chiamata inviata per errore o quella che dopo ti toglie il fiato.Significa sapere di esserci per chi ha bisogno, che la prima voce che sente è la tua... Significa riuscire a farsi dare o confermare i dati da chi non può restare al telefono.Significa riuscire a capire nelle mezze frasi o nei silenzi chi ha veramente bisogno...e sapere che puoi fare la differenza.Significa il poter contare in ogni momento su chi lavora con te”
Alba, CUR NUE Toscana
Quando ho inviato la domanda del concorso come Operatrice del Nue 112 Toscana ero semplicemente in cerca di un lavoro. L'inizio non è stato facile, tra corso, studio, viaggio Pisa- Firenze -Pisa e turni a cui non ero abituata. La verità è che le emozioni provate svolgendo questa professione non si possono spiegare a parole: sono un misto di altruismo, senso di utilità sociale, prontezza di spirito, stanchezza, a volte frustrazione, più spesso coraggio e nervi saldi. Queste emozioni accomunano tutti noi Operatori, ci fanno sentire parte di una famiglia, ci danno forza e orgoglio.
Ilaria,CUR NUE Toscana
"L'operatore tecnico è il passeggero di una bizzarra montagna russa che viaggia sul vortice degli eventi e fiero si adatta ad essi, talvolta governandoli, senza spezzarsi. Ha l'intuito di un vecchio marinaio, la pazienza di un viticoltore e la precisione di un saldatore. Conosce idiomi fatti da accenti e da folclore e li abbina minuziosamente alle terre toscane, solcate in ogni suo angolo, restando seduto nella sua postazione. L'operatore tecnico è quel porto sicuro dove chiunque trova e troverà sempre il primo rifugio."
Caterina, CUE NUE TOSCANA
CUR NUE 112 MILANO
Che cosa significa per me lavorare in una centrale operativa NUE 112
Mi chiamo Andrea, sono un giovane operatore del Numero Unico di Emergenza di Milano. Il mio arrivo in questa centrale non è stato dei migliori, i primi giorni sono stati interminabili e molto faticosi, le intenzioni erano quelle di scappare ogni giorno, ma sentivo su di me un forte senso di responsabilità e un’inaspettata voglia di fare bene. Difficile spiegare in 20 righe cosa si prova nel gestire una chiamata di emergenza, forse troppo poco per descrivere il mio stato d’animo. Spesso ho pianto, non mi vergogno a dirlo e ignaro di ciò che sarebbe potuto succedere nei giorni a seguire ho capito però che le stesse lacrime sarebbero dovute servire a fortificare il mio carattere e smussare le mie fragilità. Tutte le volte che suona il telefono non sappiamo esattamente cosa ci aspetta e anche una giornata apparentemente tranquilla nasconde l'eventualità di accettare una chiamata che non solo potrebbe cambiare la tua giornata, ma la tua vita. L'emozione che si prova è indescrivibile, è un lavoro che non tutti possono fare, non è facile aiutare persone che molto spesso giudicano senza saper chi siamo e cosa facciamo. Mi accorgo ogni giorno sempre di più di essere cresciuto e di essere cambiato, e l'umiltà di non considerarsi arrivato probabilmente mi porterà a cambiare ancora poiché le cose da imparare sono ancora tante. L'errore è dietro l'angolo, e il rischio di sbagliare purtroppo è una realtà difficile da accettare. Rimanere concentrati e lucidi seppur difficile è una necessità. Bisogna essere consapevoli che in quel momento è come se la vita di qualcun'altro fosse nelle tue mani. Ogni volta è come se fosse la prima volta, mi piace pensare di aiutare le persone esattamente come quando rispondo alla richiesta di un amico che ha bisogno di me. Non so se e per quanto tempo rimarrò qui ma so che il NUE avrà guadagnato un posto fisso nel mio cuore.
Andrea Cirillo, CUR NUE 112 Milano
Che cosa significa per me lavorare in una centrale operativa NUE 112
Mi chiamo Andrea, sono un giovane operatore del Numero Unico di Emergenza di Milano. Il mio arrivo in questa centrale non è stato dei migliori, i primi giorni sono stati interminabili e molto faticosi, le intenzioni erano quelle di scappare ogni giorno, ma sentivo su di me un forte senso di responsabilità e un’inaspettata voglia di fare bene. Difficile spiegare in 20 righe cosa si prova nel gestire una chiamata di emergenza, forse troppo poco per descrivere il mio stato d’animo. Spesso ho pianto, non mi vergogno a dirlo e ignaro di ciò che sarebbe potuto succedere nei giorni a seguire ho capito però che le stesse lacrime sarebbero dovute servire a fortificare il mio carattere e smussare le mie fragilità. Tutte le volte che suona il telefono non sappiamo esattamente cosa ci aspetta e anche una giornata apparentemente tranquilla nasconde l'eventualità di accettare una chiamata che non solo potrebbe cambiare la tua giornata, ma la tua vita. L'emozione che si prova è indescrivibile, è un lavoro che non tutti possono fare, non è facile aiutare persone che molto spesso giudicano senza saper chi siamo e cosa facciamo. Mi accorgo ogni giorno sempre di più di essere cresciuto e di essere cambiato, e l'umiltà di non considerarsi arrivato probabilmente mi porterà a cambiare ancora poiché le cose da imparare sono ancora tante. L'errore è dietro l'angolo, e il rischio di sbagliare purtroppo è una realtà difficile da accettare. Rimanere concentrati e lucidi seppur difficile è una necessità. Bisogna essere consapevoli che in quel momento è come se la vita di qualcun'altro fosse nelle tue mani. Ogni volta è come se fosse la prima volta, mi piace pensare di aiutare le persone esattamente come quando rispondo alla richiesta di un amico che ha bisogno di me. Non so se e per quanto tempo rimarrò qui ma so che il NUE avrà guadagnato un posto fisso nel mio cuore.
Andrea Cirillo, CUR NUE 112 Milano
Lavorare al Nue è stata una mia scelta.
Non ho scelto di farlo perché mi è stato chiesto di provare.
Non ho scelto di farlo perché non avevo alternative.
Non ho scelto di farlo per curiosità.
Ho scelto di lavorare al Nue perché consapevole che sarebbe stato appagante.
E non c’è nulla di più bello, nel lavoro, che far confluire passione e soddisfazione.
E se scegli di fare un lavoro per passione, quell’attitudine ti ricompeserà di tutte le difficoltà che avrai e dovrai affrontare.
Ecco cosa significa, per me, lavorare in una centrale operativa NUE 112: scegliere per migliorare.
Veronica Grigolo, CUR NUE 112 Milano
Hai presente una staffetta ad ostacoli?
Correre lungo il proprio tratto, dare il testimone al compagno successivo e così via fino all'arrivo??? Un bel lavoro di squadra…
Ma tu sei alla partenza e hai la responsabilità dello scatto al fischio d'inizio!
E allora corri a più non posso con il testimone in mano, sguardo fisso avanti a te mentre salti gli ostacoli.
Ognuno partecipa dando il massimo nel proprio spazio per affidare lo sforzo fatto a chi aspetta là, pronto a fare lo stesso nel suo tratto di pista; l'obiettivo è unico: il traguardo.
Spesso ci si classifica in buona posizione, talvolta si vince; altre volte invece si finisce fuori o arriva una squalifica.
Può succedere anche che una sfida venga annullata ma, fosse anche una sola la vittoria, ecco trovato il senso di milioni di allenamenti, centinaia di gare e qualche delusione.
Al traguardo c'è un aiuto dato.
Il lavoro al NUE, di fatto, è emozione e passione.
È fame di Vita.
Nicoletta Galleani, CUR NUE 112 Milano
CUR NUE 112 SALUZZO
Che cosa significa per me lavorare in una centrale operativa NUE 112
Ciao sono Elisa e faccio parte del team della CUR di Saluzzo, per me lavorare in una centrale NUE 1.1.2 significa tante cose… significa imparare tantissime cose nuove, significa impegnarsi per far si che tutte le procedure vengano capite e attuate nel modo giusto, significa studiare e magari sacrificare del tempo, significa avere sempre quella sana paura che ti fa stare “sul pezzo”, ma significa anche sentirsi unici per il lavoro che facciamo, essere appassionati al mondo dell’emergenza, fare squadra con un gruppo di persone che lavorativamente parlando ti capiscono in tutto e per tutto, fare esperienze che ti arricchiscono e soprattutto significa fare la differenza per chi ha bisogno.Sono grata e orgogliosa del mio NUE!
Elisa, CUR NUE 112 Saluzzo
Mi chiamo Marco, ho 49 anni e ho avuto la fortuna di vivere in prima persona l’avvio del NUE 1.1.2. nella Regione Piemonte, fin da subito ho sentito chiaramente l’importanza di quello che sarebbe stato il mio ruolo all’interno della catena dell’emergenza, non nascondo che pur essendo un ex Autista Soccorritore, questa nuova avventura mi intimoriva un po', da quel momento il mio ruolo sarebbe stato completamente diverso, non sarei più stato il Soccorritore che accorreva per occuparsi di un infortunato, ma il primo contatto per una persona bisognosa di aiuto, magari nel panico o incapace di spiegarmi dove si trovava, la domanda che mi rimbombava in testa era una sola, sarei stato capace di ricoprire un ruolo così tanto importante quanto delicato??Oggi, dopo sei anni e un numero non ben definito di chiamate gestite,non ho smesso di sentire l’importanza del mio ruolo, quando lavoro come operatore, so di dover fare le domande giuste, di saper ascoltare e non semplicemente sentire, quando lavoro come Capoturno devo saper essere di aiuto agli operatori in sala e alle Centrali di secondo livello, infine, quando formo i futuri Operatori, cerco di trasmettere loro tutte le nozioni necessarie per svolgere al meglio la propria mansione cercando anche di trasmettere loro quello che da sempre sono convinto che faccia la differenza in un ruolo cosi delicato…LA PASSIONE.
Marco, CUR NUE 112 Saluzzo
CUR NUE 112 SASSARI
Che cosa significa per me lavorare in una centrale operativa NUE 112
Ho avuto la fortuna di entrare a far parte del mondo 112 e si è rivelata da subito un'esperienza stimolante, ricca di sorprese e di sfide, soprattutto con se stessi. Affrontare un nuovo lavoro, la formazione, crescere ed evolversi con la propria realtà lavorativa non è una fortuna comune a tutti, ma la CUR di Sassari, a cui appartengo, sta crescendo con noi e noi con lei. La sensazione di poter fare la differenza, quando ricevi una chiamata di aiuto o ti confronti con i colleghi o gli operatori delle altre centrali, per cercare di dare sempre il meglio è arricchente da un punto di vista sia umano che professionale. Questa prospettiva è quella che mi spinge ed incoraggia a dare il meglio, con cura e passione, ad apprendere ogni giorno un qualcosa di nuovo, che può aiutarti ad aiutare chi ha bisogno di te. Non è un lavoro come tutti gli altri, è un lavoro che ti restituisce tanto, che ti porta al confronto per poter gestire al meglio tutte le varie situazioni che ti si propongono ad ogni nuovo turno. Cresciamo insieme alla nostra centrale e la nostra centrale cresce con noi, sempre protesi a fare il meglio delle nostre possibilità.
Daniela,CUR NUE Sassari
Sono passati solo due mesi dal mio ingresso in questa nuova realtà e la mia esperienza può essere riassunta in tre semplici parole: motivazione, responsabilità e condivisione.Ogni attività porta qualcosa di nuovo, che contribuisce a farci crescere e migliorare e trovarsi in un contesto lavorativo, quale quello di una centrale di emergenza, tira fuori qualità che ancora non si sapeva di possedere. La velocità e la precisione diventano elementi fondamentali, parte della quotidianità ma questo lavoro ti fa anche toccare con mano, o meglio sentire, la sofferenza altrui, ti spinge a prendere confidenza con essa e con il tempo ad imparare a non esserne schiacciati. Il NUE 112 Sardegna nasce con noi, costituisce un ulteriore sprone per dare sempre di più e adoperarsi verso il prossimo risulta per tutti noi operatori un contributo determinante per il nostro territorio.
Luisa Marras, CUR NUE Sassari
È quando ti accorgi che il loro bisogno diventa il tuo bisogno. È in quel momento in cui la tua voce diventa il tramite della loro emergenza e in cui ti rendi conto che la tua prontezza potrebbe essere la loro salvezza. Ci sono quei momenti in cui pensi di essere solo una voce e che la tua voce non ha e non avrà un volto e non sarai tu a salvare quelle persone che ti chiamano bisognose di aiuto. Avrai momenti di sconforto quando ti renderai conto che il tuo compito finisce nel momento esatto in cui passerai la loro richiesta a chi poi in definitiva li aiuterà veramente. E non saprai cosa sta succedendo ,cosa e successo e cosa succederà. E non saprai come andrà a finire. Ma forse è proprio questo che ti solleverà e ti darà la forza di andare avanti . Ma poi ti renderai conto di quanto sia importante il tuo lavoro. Dovrai riuscire a gestire quel turbinio di emozioni di altre persone ,dovrai riuscire in pochi secondi a dare lo start a tutta la macchina dei soccorsi. Se sbagli tu sbagliano anche loro. Sei tu la prima persona a cui chi ha bisogno affida la sua vita. È in te che ripone incondizionata fiducia. Ed è quella tua voce senza volto che sarà la loro ancora di salvezza. È qui che ti accorgi che sei e sarai un operatrice 112 non solo quando sei a lavoro ma in tutta la tua giornata. Diventerà la tua nuova condizione di vita. E sarà bellissimo.
Antonina Bolla , CUR NUE Sassari
Essere un operatore NUE 112 per me è una grande sfida e, più miglioro nelle mie competenze, più sono soddisfatta. Io che mi sono sempre concentrata su di me e sulla mia malattia che mi ha fatto compagnia da quando avevo 15 anni, io che per il mio carattere ho sempre cercato di sollevare l’umore a chi mi stava intorno e si preoccupava per me. Quando stavo male erano i miei genitori che si preoccupavano di chiamare i soccorsi e portarmi in ospedale; crescendo e vivendo tante esperienze ho sviluppato una forte sensibilità ma allo stesso tempo anche la paura di non sapermi prendere cura dell’altro nel momento del bisogno. La selezione per il NUE 112 è arrivata proprio nel momento giusto, ho deciso di accettare la sfida perché sentivo che era giusto iniziare a prendersi cura di qualcuno che non fossi più IO, qualcuno che si rivolge a me per chiedere una mano e solidarietà. Ho scoperto un lato del mio essere che pensavo non potesse mai venir fuori e che invece incontro ogni volta che rispondo alle chiamate e mi sento una parte importante di ciò che poi si fa per aiutare gli altri. Ora so che posso davvero essere un anello di quella catena e dare il mio piccolo contributo per migliorare quella cosa così preziosa che si chiama vita, la nostra ma soprattutto quella degli altri, di chi conta su di noi.
Maria Piera, CUR NUE 112 Sassari
Lavorare al Centro unico di risposta (CUR) di Sassari come operatrice del numero unico di emergenze (NUE) 112 è un'esperienza emozionante e gratificante. Fin dai primi giorni si è percepita la tensione e l’emozione per l’inaugurazione della centrale, abbiamo visto l’impegno e la dedizione di chi ha fortemente voluto e creduto in questo progetto. Il CUR di Sassari è un luogo dove si lavora con passione e dedizione. Il mio ruolo all’interno del NUE 112 è quello di essere un anello di supporto, un punto di contatto tra chi ha bisogno di aiuto e i servizi di emergenza. La mia funzione consiste nel raccogliere informazioni, valutare la situazione, indirizzare all’ente o al servizio appropriato sia di natura sanitaria che di richiesta d'intervento delle forze dell'ordine o dei vigili del fuoco. In questo modo, posso contribuire a garantire che le persone ricevano il supporto di cui hanno bisogno nel minor tempo possibile. La parola che noi operatori sentiamo più spesso è “IN quanto tempo”. Si impara in fretta a capire che il fattore tempo è imprescindibile per chi fa questo lavoro. Che è una risorsa preziosa, e gestire il tempo di chi ha un’emergenza è una grande responsabilità, abbiamo il dovere di gestirla nel miglior modo possibile, soprattutto quando questa diventa fondamentale per aiutare le persone a gestire i loro piccoli o grandi problemi che si presentano ogni volta che riceviamo una chiamata. Quando prendiamo una chiamata il tempo si dilata entrano in gioco miliardi di emozioni dall’empatia per quello che l’utente sta vivendo in quel momento, alla responsabilità che abbiamo nell’aiutare persone che si trovano in difficoltà. Calibrare il tono della voce, usare sapientemente le parole giuste il tutto unito all’automatismo di gesti che, fatti con precisione sappiamo che saranno il valore aggiunto, per passare la chiamata all’ente preposto, per risolvere quella particolare emergenza nel minor tempo possibile.
Ivana Zara,CUR NUE SASSARI
Lavorare per il 112 è un'esperienza incredibilmente gratificante e significativa. Ogni giorno ho la possibilità di aiutare le persone che si trovano in situazioni di emergenza e questo mi dà una grande soddisfazione. Essere in grado di essere un punto di riferimento per qualcuno in un momento di bisogno è qualcosa che considero un grande privilegio. Il lavoro è impegnativo, ma sapere che posso fare la differenza nella vita di qualcuno lo rende molto gratificante. Inoltre, lavorare in un ambiente dinamico e in un team, mi ha permesso di migliorare le mie abilità di problem solving e di lavorare in modo efficace in situazioni di stress. Il numero unico di emergenza europeo 112 è un servizio essenziale per la comunità e sapere di farne parte è una grande responsabilità che prendo molto seriamente. Ho imparato che ogni chiamata è unica e richiede una risposta rapida ed efficace. Siamo addestrati per gestire ogni tipo di situazione e siamo pronti ad aiutare le persone in qualsiasi momento. L'importanza di aiutare le persone in situazioni di emergenza non può essere sottovalutata. Siamo spesso il primo punto di contatto per le persone che hanno bisogno di aiuto e siamo in grado di fornire assistenza e supporto in un momento critico. Inoltre, il lavoro che facciamo contribuisce a mantenere la sicurezza della comunità e a salvare vite. In generale, lavorare per il 112 è un'esperienza che mi dà una grande soddisfazione e che considero molto importante. Sapere che posso fare la differenza nella vita delle persone mi rende molto orgoglioso e mi motiva a continuare a fare il mio lavoro al meglio delle mie possibilità. Aiutare le persone che ci chiamano e che si trovano in situazioni di emergenza è una responsabilità che prendiamo molto seriamente e che consideriamo una missione importante
Operatore CUR NUE Sassari
Lavoro al NUE perché il ruolo di operatrice del numero 112 è una professione estremamente gratificante che permette di aiutare le persone in momenti di difficoltà e di emergenza. Il primo aspetto positivo è la possibilità di fare la differenza nella vita delle persone. Il NUE 112 è il numero di emergenza nazionale, quindi noi operatrici siamo le prime a rispondere alle chiamate di soccorso, fornendo supporto immediato e rassicurando le persone in difficoltà. Ciò vuol dire che il nostro lavoro può avere un impatto significativo sulla vita delle persone e può fare la differenza. Le chiamate possono riguardare situazioni di emergenza molto diverse tra loro, come incidenti stradali, incendi, problemi di salute, violenza domestica e molto altro ancora. Ciò significa che il lavoro non è mai noioso e offre sempre una sfida nuova e interessante. Inoltre, nei primi due mesi passati alla CUR NUE di Sassari abbiamo creato una grande squadra, dove la collaborazione e l’aiuto reciproco sono alla base del nostro lavoro, e ciò ha reso possibile creare un’ambiente altamente professionale e stimolante, dove ci si può allenare continuamente a gestire situazioni stressanti e a prendere decisioni rapide. Ciò significa che è un lavoro che mi permette di crescere sia a livello professionale che personale. In sintesi, ho scelto di lavorare come operatrice della CUR Nue 112 perché mi offre la possibilità di fare la differenza nella vita delle persone, di lavorare in un ambiente stimolante e professionale e di aiutare le persone in momenti di difficoltà e di emergenza
Laura, CUR NUE Sassari
Lavoro al NUE 112 da quasi 2 mesi, da quando è stata aperta la centrale operativa nella mia regione, in Sardegna. Era un mondo che non conoscevo, proprio perché non presente nel mio territorio, ma mi ha subito incuriosito e in realtà anche affascinato l’idea di far parte di un sistema così particolare e utile. Alla iniziale curiosità e voglia di cominciare, c’era anche una buona percentuale di apprensione per il peso che mi dava la responsabilità di essere il primo contatto di persone che necessitano di emergenze di vario tipo da riconoscere e localizzare, ma per ora il bilancio della mia esperienza è positivo, proprio perché mi sento utile, sia per gli utenti, sia per chi deve intervenire, e il lavoro in sé non ha deluso le mie aspettative. Ogni chiamata è una nuova esperienza che ti lascia qualcosa, da quelle di scherzo a quelle più serie, anche se poi non si sa come andranno a finire, ma se hai fatto bene il tuo lavoro rimani comunque con una sensazione positiva. Quello che mi auguro per il futuro è di accrescere sempre di più le mie competenze e di riuscire a svolgere il mio lavoro al meglio.
Bruna, CUR NUE Sassari
Ho deciso di partecipare alla selezione Cur Nue 112 di Sassari, perché mi rende orgogliosa e fiera lidea di far parte di un progetto che sarebbe nato e cresciuto conme, le mie colleghe e i miei colleghi. Il bilancio dopo due mesi è più che positivo: il mio lavoro è diventato la mia passione, perché ho capito il valore diquello faccio. Il rapporto di empatia, fiducia e collaborazione con i colleghi è importantissimo per poter gestire almeglio le necessità degli utenti. Ogni giorno si impara sempre qualcosa di nuovo
Manuela Manunta, CUR NUE Sassari
Quando trovai il bando per operatori telefonici 1.1.2. pensai subito ad una bella sfida, rimettermi in gioco con lo studio e con la conoscenza di nuovi colleghi…ma ad oggi mi ritengo molto fortunata dell’opportunità , penso di essere cresciuta tantissimo in questi due mesi caratterialmente ed emotivamente sopratutto. È appagante poter essere d’aiuto per le persone che si ritrovano in difficoltà. Ogni tanto poi ci scappa un sorriso con l’utente che invece sbaglia numero e smorza la tensione
Operatore CUR NUE Sassari
Dal concorso sotto il solleone di luglio, al corso interno per la qualifica OT, fino ad approdare al "timore della prima chiamata..." quante emozioni, contrastanti, tra loro. Il passare dei giorni, in cui man mano prendi sempre più coscienza, di essere "pioniera", insieme ai colleghi, ai vertici Areus, della nascita della CUR NUE 112 Sassari, Sardegna. Orgogliosa, di svolgere un lavoro che mi piace, di grande responsabilità, ma anche di grandi soddisfazioni, in crescendo e divenire, che migliora di giorno in giorno. Equilibrio, dinamicità, empatia, ecco cos’è per me questo lavoro. La forza di un Team, il crederci, le difficoltà, i pensieri distinti, i punti di vista di ognuno che accrescono e consolidano un gruppo di lavoro eterogeneo ma strutturato. L'1.1.2. è un servizio, progettato per accompagnare il cittadino durante il processo di localizzazione e identificazione dell'emergenza, che col tempo si perfezionerà ancora di più, per offrire un migliore e tempestivo servizio di soccorso alla popolazione sarda e non, nel rispetto della normativa europea. E in tutto questo, mi sento come una piccola tessera di un meraviglioso mosaico, che ha dato vita a qualcosa che rimarrà nella storia del NUE 112
M.Coppola, CUR NUE Sassar
Dopo il primo mese dedicato alla formazione professionale, che mi è servita per conoscere il servizio sia nella parte teorica, sia nella parte pratica, ho capito immediatamente l'importanza e la rilevanza sociale del servizio NUE 112. Il lavoro ha coinvolto fin da subito, dandomi la consapevolezza di essere utile ed influente nella gestione delle emergenze e urgenze che si presentano quotidianamente nella nostra regione; Saper di contribuire e aiutare le persone in gravi difficolta' mi rende particolarmente orgoglioso. Tutto questo gratifica e sprona a svolgere il mio compito ogni giorno con la massima attenzione, serietà e professionalità. Il viaggio con il Nue e' appena iniziato e con il grande spirito di squadra, che gia' ci contradistingue, in poco tempo raggiungeremo gli standard piu' elevati e gli obiettivi che questo servizio richiede, diventando un modello di pregevole efficacia ed efficienza da seguire in tutta Italia. Un grande ringraziamento ai colleghi della Lombardia e non solo, per averci istruito e supportato nella formazione, con gentilezza, maestria e dedizione, un esempio per tutti.
Ho deciso di partecipare alla selezione Cur Nue 112 di Sassari, perché mi rende orgogliosa e fiera lidea di far parte di un progetto che sarebbe nato e cresciuto conme, le mie colleghe e i miei colleghi. Il bilancio dopo due mesi è più che positivo: il mio lavoro è diventato la mia passione, perché ho capito il valore diquello faccio. Il rapporto di empatia, fiducia e collaborazione con i colleghi è importantissimo per poter gestire almeglio le necessità degli utenti. Ogni giorno si impara sempre qualcosa di nuovo
Manuela Manunta, CUR NUE Sassari
Quando trovai il bando per operatori telefonici 1.1.2. pensai subito ad una bella sfida, rimettermi in gioco con lo studio e con la conoscenza di nuovi colleghi…ma ad oggi mi ritengo molto fortunata dell’opportunità , penso di essere cresciuta tantissimo in questi due mesi caratterialmente ed emotivamente sopratutto. È appagante poter essere d’aiuto per le persone che si ritrovano in difficoltà. Ogni tanto poi ci scappa un sorriso con l’utente che invece sbaglia numero e smorza la tensione
Operatore CUR NUE Sassari
Dal concorso sotto il solleone di luglio, al corso interno per la qualifica OT, fino ad approdare al "timore della prima chiamata..." quante emozioni, contrastanti, tra loro. Il passare dei giorni, in cui man mano prendi sempre più coscienza, di essere "pioniera", insieme ai colleghi, ai vertici Areus, della nascita della CUR NUE 112 Sassari, Sardegna. Orgogliosa, di svolgere un lavoro che mi piace, di grande responsabilità, ma anche di grandi soddisfazioni, in crescendo e divenire, che migliora di giorno in giorno. Equilibrio, dinamicità, empatia, ecco cos’è per me questo lavoro. La forza di un Team, il crederci, le difficoltà, i pensieri distinti, i punti di vista di ognuno che accrescono e consolidano un gruppo di lavoro eterogeneo ma strutturato. L'1.1.2. è un servizio, progettato per accompagnare il cittadino durante il processo di localizzazione e identificazione dell'emergenza, che col tempo si perfezionerà ancora di più, per offrire un migliore e tempestivo servizio di soccorso alla popolazione sarda e non, nel rispetto della normativa europea. E in tutto questo, mi sento come una piccola tessera di un meraviglioso mosaico, che ha dato vita a qualcosa che rimarrà nella storia del NUE 112
M.Coppola, CUR NUE Sassar
Dopo il primo mese dedicato alla formazione professionale, che mi è servita per conoscere il servizio sia nella parte teorica, sia nella parte pratica, ho capito immediatamente l'importanza e la rilevanza sociale del servizio NUE 112. Il lavoro ha coinvolto fin da subito, dandomi la consapevolezza di essere utile ed influente nella gestione delle emergenze e urgenze che si presentano quotidianamente nella nostra regione; Saper di contribuire e aiutare le persone in gravi difficolta' mi rende particolarmente orgoglioso. Tutto questo gratifica e sprona a svolgere il mio compito ogni giorno con la massima attenzione, serietà e professionalità. Il viaggio con il Nue e' appena iniziato e con il grande spirito di squadra, che gia' ci contradistingue, in poco tempo raggiungeremo gli standard piu' elevati e gli obiettivi che questo servizio richiede, diventando un modello di pregevole efficacia ed efficienza da seguire in tutta Italia. Un grande ringraziamento ai colleghi della Lombardia e non solo, per averci istruito e supportato nella formazione, con gentilezza, maestria e dedizione, un esempio per tutti.
Marco Corveddu, CUR NUE Sassari
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CUR NUE 112 TRENTO
Che cosa significa per me lavorare in una centrale operativa NUE 112
La parola chiave che assocerei al lavoro di operatore NUE112 è “disponibilità”. Provenendo da un retroterra del tutto estraneo a quello del soccorso e delle emergenze, ho sempre dato abbastanza per scontato che, ad esempio, il giorno di Natale chiunque possa avere accesso a strutture ricettive e ristorative perfettamente operative il cui personale è in servizio come qualsiasi altro giorno dell’anno. Venire catapultati in una realtà che funziona 24/7 e non conosce soluzione di continuità, invece, mi ha aperto gli occhi su un mondo di cui non avevo che un’idea molto vaga. Se mi si passa la metafora un po’ ardita, è una sorta di catena di montaggio dell’assistenza in cui, a ogni cambio turno, un nuovo team di operatori prende il posto dei colleghi di quello precedente per garantire alla cittadinanza che, a tutte le ore del giorno e della notte, qualcuno sia sempre a disposizione in caso di necessità. L’aspetto positivo di una situazione del genere (che, ne sono consapevole, non è esclusivo appannaggio della centrale NUE) è che si viene a creare un senso di appartenenza che finisce per saldare tra loro i vari anelli della catena. È sorprendentemente rassicurante riflettere sul fatto che, durante una giornata di riposo o nella notte che precede un tuo turno diurno, nella sala al terzo piano di via Pedrotti c’è qualcun altro che (per usare il gergo militare) ti sta “coprendo le spalle” e portando avanti il servizio in tua vece. Ecco, il mio auspicio è che gli abitanti della provincia di Trento arrivino a respirare la medesima tranquillità sapendo che è sufficiente una telefonata per mettersi in contatto con chi è in grado di identificare la loro emergenza e smistare la telefonata all’ente più opportuno.
Francesco, CUR NUE TRENTO
Siamo il primo contatto con il cittadino, la prima voce sicura che l’utente sente quando è in difficoltà. Siamo il primo e piccolo pezzo della catena dei soccorsi e siamo un gruppo che lavora per un fine comune: dare una risposta all’utente nel minor tempo possibile e al meglio delle nostre possibilità. Abbiamo bisogno di poche informazioni, ma precise: ogni chiamata è una piccola sfida, è un migliorarsi e migliorare le proprie competenze relazionali e comunicative, è crescere personalmente e conoscere sempre di più il territorio. Oltre alla strumentazione informatica e alla cartografia, abbiamo a disposizione un grande e potente strumento: la nostra voce. Lavorare al NUE è quindi prendere metaforicamente per mano chi ci chiama, è raccogliere e portare con sé una piccola parte di vita di ogni utente.
Lavorare al NUE significa avere la possibilità di accrescere le proprie conoscenze informatiche e tecniche, significa avere la possibilità di informare e formare divulgando quello che è il corretto funzionamento del sistema, significa crescere e far crescere.Siamo una grande famiglia che si supporta (e sopporta), si sostiene e si aiuta nei momenti di difficoltà ed è un lavoro proprio bello perché, oltre che coi colleghi, si collabora con gli operatori delle Centrali di Secondo Livello con cui, in alcuni casi, è nato anche un rapporto di amicizia che va oltre il livello professionale.
Lavorare al NUE significa avere la possibilità di accrescere le proprie conoscenze informatiche e tecniche, significa avere la possibilità di informare e formare divulgando quello che è il corretto funzionamento del sistema, significa crescere e far crescere.
Caterina e Giulia, CUR NUE TRENTO
CUR NUE 112 VARESE